XXV aprile 2021 – Festa della Liberazione
Per un presente ed un futuro di responsabilità, per la salvaguardia della democrazia e della libertà per tutti.
Care concittadine e cari concittadini
Per il secondo anno consecutivo un abbraccio ideale a tutti voi, non potendo ritrovarci insieme davanti al monumento che ricorda i caduti di tutte le guerre, in occasione del 76° anniversario del XXV aprile.
Ogni anno commemoriamo questa data ribadendo che le attese e le speranze di una nuova Italia, la voglia e il desiderio di libertà, la democrazia, la giustizia, la dignità della persona, la solidarietà fattiva, il mantenimento della pace, l’apertura al futuro, concetti che ritroviamo indelebilmente espressi nella nostra Carta Costituzionale, erano i valori di riferimento dei Padri fondatori della Repubblica. Non possiamo e non dobbiamo dimenticarcene, ma dobbiamo chiederci se quei valori siano anche i nostri valori di riferimento oggi. Osservando la società attuale vedo divisioni, egoismi, indifferenza, superficialità, scarso rispetto delle regole. Credo si debbano aprire ampi spazi di riflessione per tutti e a tutti i livelli. Un paese ha futuro, le giovani generazioni avranno un futuro se noi adulti insegniamo loro a tenere ben desto il valore della libertà, di pensiero, di azione, di movimento e non scivolare verso derive qualunquiste e/o autoritarie, valori per i quali i nostri nonni e i nostri padri si sono sacrificati, hanno lottato, hanno dato la vita. Mai come in questo momento storico, così provato dagli effetti della pandemia, quei valori devono rappresentare il faro che ci illumina e ci guida e, seppur in mezzo a contrapposti, ma legittimi interessi, dobbiamo rimanere coesi ed uniti. Lasciamo da parte ciò che ci divide e lavoriamo insieme per dare un futuro certo al nostro paese.
Ecco perché non dobbiamo e non vogliamo celebrare per consuetudine il XXV aprile, ma per mantenere viva la memoria e il ricordo di un evento che costituisce uno dei passaggi più delicati e importanti della nostra storia italiana. La democrazia non è qualcosa che una volta conquistata rimane per sempre. Va quotidianamente difesa e alimentata. La democrazia non è qualcosa che interessa solo chi governa, è un dovere individuale di ciascuno di noi.
Allora non possiamo che dire grazie a quelle donne e a quegli uomini che 76 anni fa ci hanno regalato un futuro di libertà e democrazia, un futuro che loro hanno lungamente sognato e realizzato.
Un pensiero in questo giorno particolare va anche ai nostri concittadini che in questo anno di pandemia ci hanno lasciato.
L’auspicio e la speranza che i valori rappresentati dal XXV aprile entrino prima nel cuore e poi nella testa di ognuno di noi sono l’augurio per questa giornata della memoria.
Viva il XXV aprile.
Malgrate, 25 aprile 2021
Il Sindaco
Flavio Polano